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venerdì 21 ottobre 2022

Candy Final Story e Jane Eyre: approfondimenti

Leggo nel web delle analisi intertestuali che mettono a confronto la struttura del romanzo Final Story di Nagita in relazione a Jane Eyre di Bronte.

Si tratta di analisi veramente scorrette che non ne evidenziano la vera anologia. Le trame sono anzitutto diverse.

Nagita è riuscita sapientemente a riportare nella sua opera solo delle tecniche di scrittura dalla Bronte per dare maggiore corpo alla seconda e terza parte del suo romanzo, soprattutto le terza che contiene le lettere, usando dei capitoli extra dove usa l'io narrante come fa la Bronte in Jane Eyre e quindi racconta in retrospezione attraverso Candy adulta i fatti della sua storia facendo trasparire tutta la drammaticità degli eventi, come si può notare nel capitolo che riguarda la morte di Antony e la separazione da Terence a New York.In Jane Eyre la moglie Bertha pazza rappresenta l'ostacolo alla felicità completa di Jane con il suo padrone ROCHESTER cui lei stessa rinuncia per forte dovere e senso morale, dal momento che aveva una fede viva in Dio per l'educazione cristiana-religiosa ricevuta quando era in istituto. Ostacolo che viene eliminato dalla stessa morte suicida della moglie di Rochester.In Candy Final Story la morte di Susanna non è l'ostacolo per la felicità di Candy.

Candy ha imparato a fidarsi del destino che le traccia la strada e ad avere fiducia nel domani, non guarda più indietro ma avanti, il suo sguardo è proiettato verso il futuro.

La personalità di Candy, costruita da Nagita,è quella di una giovane donna, volitiva, indipendente che a piccoli passi fa esperienza della vita e non va indietro nelle sue scelte. Lei non aspetta per anni il ritorno di Terence. Cresce, matura; nella lettera ad Antony dichiara che ha conosciuto un ragazzo ( bada non nomina nemmeno il suo nome perché è una stagione di vita conclusa per lei) che le ha fatto conoscere le varie sfaccettature dell'amore, di realtà ovvie come la morte di Antony che non riusciva ad accettare. Se fosse legata al presente con questa persona non parlerebbe in questo modo. Inoltre rammenta che aveva preso un abbaglio che per un attimo le era sembrato Antony, successivamente comprende che sono due persone diverse completamente. Ed è stata stregata, attratta solo per poco. Un amore forte bruciato subito dal destino, ma anche dalle differenti personalità di Candy e Terence.
Candy in cuore suo, dopo la tragedia di Susanna a NY, capisce che il suo destino non è con Terence, con grande sofferenza dice addio ad una stagione piacevole della sua vita. Lo stesso fa Terence ma lui proprio per la sua personalità fragile, turbolenta resta sempre fagocitato dagli drammaticità degli eventi della Vita, resta come l'Amleto nel dubbio se vivere o morire...

La lettera di Terence non alcuna risposta da parte di Candy in Final Story.

Inoltre Susanna non è un personaggio cattivo, diabolico come Iriza che progetta il male nei confronti di Candy; è una donna profondamente innamorata di Terence, gelosa e accecata dalla sua stessa gelosia, ma pronta a dare la vita per Terence. Candy lo ribadisce nel romanzo che Susanna non è una persona cattiva. Sono parole che Nagita usa attraverso Candy per caratterizzare la vera personalità di Susanna.

Susanna non è affatto l'ostacolo come tutti vogliono far credere.

Infine anche il tema della predestinazione tra anime gemelle nella fede cristiana, predestinazione tra Jane e Rochester il suo padrone, esiste nel romanzo della Bronte .Si nota alla fine del romanzo: il cugino St. Jhon di Jane , un pastore protestante, si invaghisce di lei e decide di sposarla e così andare in missione come sposi cristiani. Jane esita non sa che fare. Alla fine cede. Ma proprio nel momento in cui si cede alle lusinghe del cugino, durante un momento di preghiera, lei avverte la presenza del suo amato che la chiama...

Ecco il passaggio narrativo:
"Il cuore batteva a colpi affrettati, e io ne sentivo i battito. Improvvisamente si fermò, percosso da un'inesprimibile sensazione che mi attraversò dalla testa ai piedi.(...) Gli occhi e gli orecchi rimasero all'erta, e la carne fremette.
"Che cosa hai sentito ?Che cosa hai visto?", domandò Jhon. Non vedevo nulla ma sentivo una voce da qualche parte chiamare: "Jane , Jane, Jane!" e null'altro.(...)


L'AVEVO UDITA, MA NON POTEVO SAPERE DOVE E DA DOVE.

Ed era la voce di un essere umano, la voce nota, amata e che così bene ricordavo del signor Edward Rochester. Aveva un tono doloroso, qualcosa di soprannaturale e di urgente. "Vengo " gridai. Mi lanciai verso la porta.. Corsi fuori in giardino.
"Dove sei?" esclamai . "Dove sei" intesi...
"Questa non è illusione, nè magia, è opera della natura...

Mi staccai da St. John , che mi aveva seguita e voleva trattenermi. Era il mio momento...
GLI DISSI DI NON PORMI DOMANDE O FARMI OSSERVAZIONI. DOVEVO E VOLEVO RIMANERE SOLA.
Obbedì immediatamente. Salii in camera mia, caduta in ginocchio pregai a modo mio. Mi sentii vicinissima all'Essere Supremo e il mio animo si prostrò grato ai suoi piedi."


Nagita, diversamente da Bronte che è figlia di un pastore cristiano protestante, ha una cultura orientale, evidenzia la predestinazione tra due anime attraverso il legame che nasce i fili invisibili e misteriosi che uniscono Candy e Albert dall'inizio fino alla fine della storia. Nell'epilogo è spesso citato da Albert il tema del filo invisibile che lo lega a Candy .

Albert rappresenta l'amore totalizzante, del destino che in tutta la novella è pronto sempre a salvare Candy da ogni pericolo e avversità: quando cade nella cascata le salva la vita, diventa il suo tutore legale evitandole di andare in Messico e di essere sfruttata dalla famiglia Lagan, la aiuta a superare il lutto della morte di Antony e conquista finalmente il suo cuore quando è ormai una donna.

La struttura narrativa di Final Story è prettamente quella di Papà Gambalunga per via dell'agnizione finale, una struttura, quindi, circolare, come anche il genere di formazione ed epistolare.

Come in Judy inzia tutto con l'incontro con il suo Papà Gambalunga che proietta la sua ombra sulle pareti dell'istituto Jhon Grier mentre va via e a Judy resta solo questo ricordo e finisce con lo svelamento della vera identità di Jervis , allo stesso modo in Candy Final Story tutto inizia con il Principe della collina e finisce con la rivelazione di chi è questo misterioso personaggio, ossia Albert , William A. Ardlay.

Di Jane Eyre come potete notare possiede solo l'uso dell'io narrante nei capitoli extra e il percorso di crescita di Candy evidenziato a tappe, in stagioni di vita.

In Final Story, come spiega Nagita nella sua postfazione, gli elementi inediti, la lettera di Terence a Candy e la morte di Susanna sono inseriti come piccoli dettagli informativi che fanno parte dei ricordi di Candy, sono fatti già accaduti nel passato che non modificano più il presente della protagonista. L'epilogo infatti in forma epistolare, mi descrive i fatti conclusivi la scelta di Candy dopo aver conosciuto la vera identità del principe della Collina, l'evoluzione dei suoi sentimenti, e alla fine nel suo presente la gioia di vivere con la persona che ama, Albert, come aveva promesso ad Antony nella sua lettera che finalmente scrive nel suo cuore dopo il superamento del suo senso di colpa che vive e condivide con Albert. 

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