IL CUORE DI KEIKO NAGITA
Keiko Nagita scrive il romanzo Final Story per sganciarlo dalle immagini, e anche per liberarsi del dolore che gli ha causato la diatriba legale con Igarashi per i copyright.
Mentre riscrive il ricordo del manga "evapora"... Candy come dice nella postfazione le appare e le dice:"il passato è qualcosa di doloroso e di magnifico, non è vero?".L'autrice con Candy, il suo alter ego, rivive il passato, é la sua catarsi!
Infatti il romanzo è stato un Flashback, un viaggio nel passato nei ricordi. Dove Terence non esiste più, ma è evanescente come un ricordo. Evapora anche lui dalla scena.
Ecco perché Nagita sottolinea che questa versione potrebbe non piacere, non è una riscrittura per cambiare la storia e la struttura circolare della sceneggiatura manga, ma per rimarcare la proprietà dei diritti della sua opera. Lei è fedele al manga nonostante le pressione ricevute per un finale alternativo con Terence, in perfetto stile giapponese non nomina il lui di Candy, lo cela ma lo rende visibile con la narrazione.
Terence non esiste nel presente di Candy, è il suo passato, relegato in un cofanetto portagioie e nel diario che mai riaprirà e che riconsegna ad Albert nell'epilogo...
Nagita rende viva Candy, la riconsegna al suo pubblico con la potenza della narrazione, il nuovo mondo di cui,appunto, parla; la priva di quelle immagini che sono state causa di dolore, ma la fiducia e la speranza nel domani e nel destino ha permesso una nuova stesura della storia, dando ai protagonisti, Candy e Albert, quell'epilogo inedito che non era presente nel manga. Facendo giustizia a se stessa e ai personaggi protagonisti, che lei ha tanto amato e che l'hanno aiutata da sempre nelle avversità, regala un sogno ai lettori, quello di rendere ancora una volta immortale la sua eroina.
Geniale.
Ecco il cuore di Keiko Nagita.
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