Sembra che per molti lettori, anzi fan - perchè questo romanzo è diventato una guerra social tra fan - il fiume Avon e i Narcisi sono la chiave di lettura per capire l'amato di Candy. Nagita non rivela il nome del lui di Candy ma si intuisce con la potenza della trama della narrazione, l'uso di aggettivi e di elementi descrittivi del personaggio cui è riferito il termine giapponese per indicare lui ,anohito appunto.
Per molti fan, la lettura di questo romanzo non è seguire la trama secondo lo schema di un testo narrativo : prologo , svoglimento ed epilogo; ma cercare una serie di indizi perchè secondo loro l'autrice Nagita nel romanzo usa dei simbolismi e dei riferimenti che in maniera lampante fanno capire che questo amato sia Terence.
Insistono ad affermare con una insistenza quasi maniacale che anohito è dentro il romanzo.
Una affermazione che ha il sapore di una corbelleria enorme, grande quanto una casa.
...I fiori dei Narcisi...un elemento che per queste fan indica Terence. L'autrice li nomina nel romanzo perchè è innamorata del drammaturgo e poeta W. Shakespeare ed è stata in Inghilterra a visitare i luoghi natii dello scrittore; e ha trasferito nella sua opera quei luoghi dal momento che ha pensato che la sua protagonista Candy, ormai adulta, vivesse nel Regno unito; ma non specifica il luogo chiaramente se sia Stratford up Avon , o il fiume Avon
che si trova in Scozia, sarà il lettore ad immaginare questi luoghi a lei cari. La specificità del luogo non è la chiave di lettura per risalire a chi ha pensato l'autrice come suo lui.
Inoltre fare riferimento a Shakespeare non significa che lei faccia riferimento a Terence...
e lalettera di Terence, sono narrati dall'autrice nella terza parte del romanzo e si trovano appunto alla fine di questa parte, perchè rappresentano in narratologia, il momento di suspance; no la svolta del romanzo e la fine del romanzo come le fan dichiarano.Addirittura ho letto che per loro è si tratta dello spunning del momento di tensione massima del romanzo.
Una castroneria.
In più viene indicato un tempo di circa 8 anni ( non citato nel testo narrativo) dalla morte di Susanna; dopo Terence scriverà la sua lettera...
Anche per la lettera di Terence sono state dette assurdità.
Il motivo???
Perchè (secondo le fans)Candy scrive da adulta la lettera ad Anthony ( che si trova nell'epilogo ed è legata oggettivamente nel sequenza temporale della storia alla gita a Lakewood della lettera precedente)dicendo che ,poichè usa il presente, testualmente -mi sono legata ad un ragazzo a Londra- allora il ricongiungimento si è realizzato...
Vi rendete conto che sono solo fantasie che non sono scritte dall'autrice???!!
La fine o conclusione è l'epilogo che contiene un tops , uno schema narrativo, l'agnizione, che è la svolta decisiva del proseguo e della fine della storia. Albert aspetta la primavera per rivelarsi a Candy come Principe della Collina....quel famoso e misterioso ragazzo che aveva incontrato da piccola e le aveva lasciato un segno profondo nel cuore...Questa è la vera conclusione scritta dall'autrice.
L'invenzione della comunicazione digitale, soprattutto con
i social network, ha permesso la circolazione virale di tante informazioni e
notizie.
Una grande rivoluzione per il mondo della
comunicazione attraverso i mass media, che però presenta tanti rischi..
Tra questi il più serio è che la divulgazione ditigale avviene senza un vero controllo, con il pericolo di diffusione virale di notizie che non sono altro che vere fake news.
L'intento è catturare click e like da parte degli utenti per ottenere pubblicità ma anche per rafforzare le falsità che si divulgano; gli utenti poi si fermano spesse volte alla lettura del titolo della notizia senza approfondire nella lettura dell'articolo.
Qualsiasi disciplina o argomento anche di gossip è colpito dalla generazione di bufale.
Uno dei più grandi giornalisti italiani e divulgatori scientifici del secolo scorso, Piero Angela, anzi il pioniere della divulgazione scientifica e culturale, scomparso lo scorso Agosto all'età di 93 anni,nel suo ultimo libro "DIECI COSE CHE HO IMPARATO", editato post-mortem qualche giorno fa si esprime così: -
"I PERSONAGGI CHE UNA VOLTA AL BAR VENVANO ZITTITI"
Oggi la questione di una corretta informazione scientifica si è ulteriormente complicata con l'arrivo del web, perchè chiunque può pubblicare dati falsi,, ricerche fasulle, denunce di complotti inesistenti, o provocare allarmi privi di fondamento, senza doverne rispondere. Infatti,mentre giornali, radio e televisione hanno direttori responsabili delle notizie pubblicate, e se pubblicano o trasmettono falsità sono passabili di sanzioni ( oltre alla perdita di credibilità), sul web circola impunemente, o quasi, di tutto. Anche perché l'autore può rendersi irrintracciabile.
E' un po' come se ognuno oggi possedesse un proprio giornale o una propria televisione con cui poter raggiungere, potenzialmente, milioni di persone in tutto il mondo. Senza alcun controllo, e dicendo le cose più strampalate.
Umberto Eco diceva che certi personaggi, che una volta straparlavano al bar dopo qualche bicchierino e venivano zittiti, oggi sul web possono pontificare e dibattere con autorevoli scienziati, che chiamati in causa, pazientemente rispondono ad accuse o insinuazioni diffamatorie.
E poi sulla rete si formano piccole catene di adepti che spesso moltiplicano a valanga i loro messaggi, dando l'impressione di essere decine o centinaia di migliaia.
Dietro questa disinformazione non ci sono solo incompetenza e malafede: c'è anche l'obiettivo di creare scandalo, fare notizia e quindi aumentare il numero di coloro che vanno a vedere di cosa si tratta. Inoltre, più la bufala è cliccata e più sale in classifica, e più viene vista. -
DIECI COSE CHE HO IMPARATO di Piero Angela edizione MONDADORI Italia OTTOBRE 2022
Come difendersi?
Prima di tutto informarsi bene con fonti non sono nel web ma anche cartacee, con lettura di libri sull'argomento e poi se piace scrivere dedicare il tempo alla creazioni di blog o pagine social che abbiano contenuti di valore in modo da poter aiutare i naviganti a filtrare bene le notizie che leggono nel mondo virtuale del web che è una vera piazza.
Candy Final Story blogè nato proprio per tutelare gli utenti appassionati di una storia che risale a 40 anni fa su una eroina Candy che ha fatto sognare milioni di telespettatori con l'anime giapponese Candy Candy che è l'adattamento di un shoujo manga nato dalla collaborazione di una mangaka YUMIKO IGARASHI e una scrittrice (sceneggiatrice) KEIKO NAGITA.
Dopo diverse vicende legali tra le due creatrici del manga che ne bloccano i diritti dal 1997,e riconosce in Keiko Nagita l'unica proprietaria dei diritti della storia, il manga nel 2010 viene editato in versione romanzo senza immagini, perchè l'intento dell'autrice è proprio svincolarlo dalle immagini della mangaka, cui riconosce il merito del successo, ma da cui vuole distaccarsi per le sofferenze ricevute.
Il romanzo di Candy arriva in Italia nel 2014; purtroppo nel web (forum, pagine social Fb, blog vari del Candy mundo)cominciarono a circolare e circolano tuttora tante informazioni inesatte , fake news.
Sono state formulate le teorie di interpretazioni più assurde che hanno danneggiato uno dei classici più amati della letteratura straniera per ragazzi che è Papà Gambalunga di Jean Webster che rappresenta la massina ispirazione di K.Nagita per la realizzazione della storia di Candy.
Candy Final Story è un remake di Daddy Long Legs romanzo.
Gli autori traggono
ispirazione da ciò leggono o dalle esperienze personali . Nel caso della
Nagita , dietro Candy e Albert c'è l'autrice stessa con i suoi lutti e
dolori.
Candy è la catarsi della Nagita e la famiglia Ardlay è nata come una
invenzione letteraria, dalla fantasia dell'autrice, che le ha permesso di superare la sua situazione
di orfana, visto che ha perso i genitori giovanissima. Alter ego di Candy è
Albert e anche dietro lui c'è la stessa Nagita; l'autrice li lega in maniera
indissolubile come un filo rosso del destino, perché sono personaggi -amici
,che l'hanno sostenuta e accompagnata e le hanno dato il successo letterario
con il manga.
Terence è un personaggio importante ma non fondamentale, anche
perché il suo ruolo doveva essere ricoperto da Archie, ma in corso di opera
manga l'autrice cambia idea. Ma è il personaggio che serve a Candy a crescere e
a diventare una una donna adulta,scopre l'amore adolescenziale ,i primi
turbamenti,i drammi giovanili della separazione; sono cose che racconta ad
Antony nell'epilogo, dove lei superato il senso di colpa per la sua morte con
Albert e pronta a dare un taglio al suo passato e ad affrontare con il futuro
con speranza consapevole che il destino le riserva sempre un incontro
meraviglioso di una luce abbagliante: questo incontro è quello che ha cambiato
radicalmente la sua vita alla collina di Pony con il Principe della Collina che
diventerà appunto il suo amato.
L'autrice per narrare la storia di Candy usa la tecnica narrativa del fash back , si serve dell'io narrante di Candy adulta per raccontare i suoi ricordi (la sceneggiatura manga).
La Candy adulta ha
imparato ad affrontare la vita con il sorriso e con la speranza della luce
abbagliante del destino non teme più gli addii perché è cresciuta e sa come
affrontarli senza paura con la persona che ama.
L'amato di Candy , mai nominato in maniera esplicita si trova nell'epilogo del
romanzo, tutto caratterizzato dal carteggio tra Candy e Albert.
Non è un rebus questo romanzo.L'autrice non rivela il
nome del suo lui, ma è palesemente mostrato al lettore proprio per la struttura
circolare del romanzo e solo nell' epilogo sono svelati i misteri che
riguardano Albert- Principe della Collina,tramite uno schema narrativo che si chiama
agnizione e si verifica in altro
romanzo che è un classico della letteratura per ragazzi Papà Gambalunga,
definito schoolgirl romance.
Sono tutti romanzi, molto in voga tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, caratterizzati da una protagonista che
è un'orfana che alla fine sposa il suo tutore legale di qualche anno più
grande.
Conclusioni
Qualcuno potrebbe contestare e dirmi che si tratta solo di opere di finzione e non occorre essere così pignoli...
In realtà esiste una disciplina che si chiama narratologia che ci permette di capire e formulare analisi del testo di un racconto in maniera oggettiva.
Di cosa si tratta?
E' una disciplina della critica letteraria, sviluppatasi nel corso del Novecento, che si propone di studiare in modo scientifico la natura e il funzionamento del racconto nei suoi vari generi e nelle sue molteplici declinazioni (fiaba, novella, romanzo, poema, ma anche film, fumetto, fotoromanzo ecc.).
Qualsiasi saggio o anche una tesi di laurea in materie umanistiche è un lavoro scientifico , un lavoro di ricerca. Quindi scrivere castronerie su romanzo riguardo il genere letterario, la fabula, l'intreccio, protagonisti, personaggi secondari, topos o schemi narrativi letterari, come l'agnizione, lo spunning, la suspance, prologo, epilogo, ect... dando definizioni sbagliate facendo parallelismi di opere letterarie che creano confusione sono tutti errori che vanno denunciati.
Inoltre nel web c'è una grande confusione tra finzione e immaginazione. Tra ciò che è raccontato e ciò che non è raccontato da un autore o autrice.
Il non raccontatosecondo la logica narrativa del lettoreè una Fanfiction.
Chi immagina secondo la logica del
narratore e quindi, la sua logica narrativa, può creare un adattamento teatrale
o cinematografico.
Sono due cose diverse.
In Final Story non c'è alcun doppio
anohito e doppio finale. Chi immagina Terry anohito fa solo Fanfiction.
Chi immagina Albert segue la storia e può realizzare del romanzo una sua
sceneggiatura.